Presso la biblioteca sono consultabili le pubblicazioni edite o promosse dal Museo.
In particolare è disponibile la collezione completa dei cataloghi delle mostre e delle esposizioni che hanno avuto luogo presso il Museo Diocesano.

Includi: tutti i seguenti filtri
× Nomi Biscottini, Paolo <1949- >

Trovati 16 documenti.

William Congdon (1912-1998):  analogia  dell' icona
Libri Moderni

William Congdon (1912-1998): analogia dell' icona / a cura di Rodolfo Balzarotti, Giuseppe Barbieri, Paolo Biscottini

Milano : Electa, 2005

Abstract: Il volume è il catalogo della mostra che la The William G. Congdon Foundation ha promosso al Museo Diocesano di Milano (3 marzo-29 maggio 2005), alla Galleria d'Arte Contemporanea Pro Civitate Christiana di Assisi (11 giugno-23 agosto 2005), alle Gallerie di Palazzo Leoni Montanari di Vicenza (3 settembre-13 novembre 2005).

Giuliano Collina
Libri Moderni

Giuliano Collina : Il corpo è sacro : opere dal 1990 al 2009 / a cura di Paolo Biscottini ; [contributi in catalogo di Paolo Biscottini, Stefano Crespi, Rachele Ferrario]

Busto Arsizio : Nomos, 2009

Abstract: La mostra monografica di Giuliano Collina presso il Museo diocesano di Milano presenta un ciclo di opere realizzate in quasi un ventennio di attività artistica, dal 1990 al 2009. È possibile scandire il percorso della mostra in cinque ambiti tematici. Il primo è dedicato interamente al corpo, alla sua espressività, drammaticità e totale abbandono, mentre il secondo all'angelo, figura effimera, impalpabile, mediatore di un confine ancora sconosciuto. Il tema dell'anima, svelata nelle opere intitolate Animi Domus, è rappresentato attraverso forme chiuse e colori freddi che rimandano a una serena solitudine e a una instancabile riflessione sul rapporto vita-morte; Mater Dei raccoglie tutta la tenerezza della maternità e, assieme, il miracolo della vita. Infine l'eucaristia, dove tutto, nella sua essenzialità e rigore, diventa condivisione, compartecipazione e comunione. La mostra si conclude con cinque nature morte, opere recenti, in cui lo studio di un oggetto umile e quotidiano come un piatto, un uovo, una tazzina da caffè, risente di quel riverbero di sacralità, pur nella sua natura così semplice e misera.

I chiostri di Sant'Eustorgio in Milano
Libri Moderni

I chiostri di Sant'Eustorgio in Milano / a cura di Paolo Biscottini ; presentazione del cardinale Carlo Maria Martini ; testi di Annamaria Ambrosioni ... [et al.] ; fotografie di Sandro Scarioni

[Cinisello Balsamo] : Silvana, 1998

La Basilica di San Lorenzo Maggiore
Libri Moderni

Campagna, Alessandra

La Basilica di San Lorenzo Maggiore : [guida] / [a cura di Paolo Biscottini ; testi di Alessandra Campagna]

Milano : Skira, 2000

Guide Skira

Cultura  e  comunicazione
Libri Moderni

Cultura e comunicazione : pensare la pubblicita : giornata di riflessioni, parole e immagini : atti del convegno, 6 novembre 2001, Museo diocesano [di] Milano / a cura di Trivioquadrivio ; promossa da: Museo diocesano [di] Milano

Milano : Museo diocesano, [2002]

La Pietà dimenticata di van Gogh: due Pieta a confronto
Libri Moderni

La Pietà dimenticata di van Gogh: due Pieta a confronto / a cura di Paolo Biscottini

Milano : Museo Diocesano, stampa 2006 ([Gessate] : Arti grafiche Colombo)

Abstract: È noto che Vincent Van Gogh per un lungo periodo della sua vita, pensando di seguire le orme del padre, pastore calvinista nella sua Olanda, svolse un’intensa attività come predicatore, esprimendo sensi di solidarietà umana, specie nei confronti del mondo delle condizioni di vita dei minatori. Echi di questa sensibilità si colgono anche nella sua pittura. Il riferimento principale è evidentemente ai Mangiatori di patate, e più genericamente all’affiorare in tutta la sua pittura di valori spirituali che trovano una specifica applicazione intorno al 1889, quando, dopo un ricovero in ospedale a seguito dell’autolesionistico taglio del lobo dell’orecchio sinistro, finì in una casa di cura nei pressi di Arles, a Saint-Rémy en Provence, dove si dedicò al tema della Pietà, con un’iconografia derivata dal dipinto che Delacroix aveva realizzato nel 1840 per la chiesa parigina di Saint Denis du Sacrement, e che gli era noto da una litografia di Nanteuil. La riflessione su quel soggetto poi era proseguita in modo imprevisto: aveva infatti dipinto il contesto - cioè la cava che rappresentava l’ingresso del Sepolcro - tralasciando la figura di Cristo e della madre. Van Gogh raccontò di aver dipinto sotto le sferzate impetuose del mistral, tanto da aver dovuto ancorare il cavalletto alla roccia. “Si tratta di un’opera bellissima e grandiosa”, così Vincent scrisse con orgoglio al fratello. Un soggetto esplicitamente religioso è un’eccezione nell’opera di Van Gogh. Da come si espresse in un un’altra lettera al fratello, sembra che non solo la sua ammirazione per l’opera di Delacroix, ma anche il soggetto religioso abbiano giocato una parte nella sua decisione di copiare la stampa. Il dipinto è il primo di una lunga serie di copie (non solo da Delacroix) che Vincent avrebbe fatto quell’anno (il 1889) e il successivo, quando fu spesso costretto a restare nella sua stanza. Egli spiegò con un parallelo preso dalla musica, di considerare questi esercizi come delle “improvvisazioni”.

Il Vangelo  di  Aldo   Carpi
Libri Moderni

Il Vangelo di Aldo Carpi : le vetrate provenienti dalla Cappella delle Suore del Cenacolo donate al Museo Diocesano / a cura di Paolo Biscottini

Milano : Museo Diocesano, 2006

Abstract: “Dovrei dire che io, pittore di cavalletto, amo maggiormente seguire il mio desiderio di studio e le mie fantasie, ma, dato che la vita mi ha portato anche sulla ‘via del vetro’, ci lavoro volentieri e ne godo; godo a cercare le linee ed a giocare coi colori e ad obbligarli a cantare nel limite ristretto dei neri scomparti del ferro, ed a raccontarci le loro misteriose storie di luce; poichè la vetrata (è facile e non facile capirlo) non deve, nè può essere un quadro, ma un vetro trasparente che dà luce e godimento di colore, ma soprattutto deve addolcire la luce e mai eliminarla” (Aldo Carpi).

Cristo  nel  sepolcro attribuito  a  Zenale
Libri Moderni

Cristo nel sepolcro attribuito a Zenale / a cura di Paolo Biscottini : [con testi di Luigi Crivelli, Pietro C. Marani ..et al.]

Milano : Museo diocesano, stampa 2004 ([S.l]. : Grafiche Colombo)

Abstract: Il corso della storia dell'arte non è sempre accompagnato da certezza assoluta e in numerosi casi, anche quando ci troviamo di fronte a dipinti ricchi di fascino e di indubbia qualità stilistica, gli interrogativi aperti possono essere numerosi. Ecco la domanda più frequente che tutti si pongono chi è l'artista a cui attribuire l'opera? Il problema dell'attribuzione, nonche' dell'intervento della bottega a fianco dei grandi mastri o dell'esecuzione di repliche antiche di soggetti che fin dall'inizio incontrano grande fortuna, è strettamente connesso alle frequenti lacune di documenti che attestino la commissione e la sicura paternità di un dipinto. Anche la presenza della firma non costituisce assolutamente prova dell'autografia di un'opera. A testimoniare questo importante capitolo della ricerca storico-artistica, il Museo Diocesano sceglie di esporre una suggestiva tavola raffigurante un Cristo nel sepolcro, tradizionalmente riferito a Bernardino Zenale (1460-1526).

Sandro Botticelli: la Giuditta
Libri Moderni

Sandro Botticelli: la Giuditta / a cura di Paolo Biscottini

Cinisello Balsamo : Silvana, 2008

Un capolavoro per Milano ; 2008

Fa parte di: Un capolavoro per Milano / [a cura del Museo diocesano di Milano]

Abstract: Una sintetica monografia, dedicata alla Giuditta di Botticelli, accompagna l’edizione 2008 di “Un Capolavoro per Milano”, iniziativa promossa ogni anno dal Museo Diocesano della città, che vede giungere nel 2008 questa celebre opera rinascimentale. La Giuditta (il titolo completo è il Ritorno di Giuditta a Betulia) si data intorno al 1470, periodo in cui Botticelli elimina progressivamente il chiaroscuro, cercando la definizione delle figure attraverso un raffinato tratteggio dei panneggi: le figure appaiono come eleganti silhouette più che corpi tridimensionali, aprendo a quella svolta stilistica che caratterizzerà l’arte del maestro fiorentino nei suoi anni maturi. Botticelli propone una lettura fedele del testo biblico, scegliendo però uno schema compositivo del tutto nuovo e articolando la narrazione in due scene distinte nelle quali cambia tono e registro linguistico: il Ritorno di Giuditta a Betulia mostra colori chiari e toni luminosi ed è attraversato da un’aria leggera e quasi leziosa al contrario dei toni bui e drammatici della Scoperta del cadavere di Oloferne, anch’esso esposto per l’occasione.

Lorenzo Lotto: la Nativita
Libri Moderni

Lorenzo Lotto: la Nativita / a cura di Paolo Biscottini

Cinisello Balsamo : Silvana editoriale, 2009

Un capolavoro per Milano ; 2009

Fa parte di: Un capolavoro per Milano / [a cura del Museo diocesano di Milano]

Abstract: Il volume è dedicato alla Natività di Lorenzo Lotto, un'opera magistrale del tardo rinascimento italiano, scelta per l'edizione 2009 della rassegna annuale "Un capolavoro per Milano", ospitata al Museo Diocesano della città. Lo straordinario dipinto ­ oggetto nel 2004 di un restauro che ha portato alla luce, oltre alla firma dell'artista, anche la data di realizzazione, 1530 ­ è di grande intensità emotiva. Proveniente dalla Civica Pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia, venne eseguita durante il secondo soggiorno veneziano del pittore (1525-1533), ed è considerata una tappa fondamentale nel percorso artistico di Lotto. Il volume, introdotto da Paolo Biscottini, direttore del Museo Diocesano di Milano, accoglie una serie di saggi storico-artistici, una lettura teologica dell'opera tracciata da monsignor Franco Giulio Brambilla, una relazione del restauro effettuato sull'opera e note biografiche. Completa il libro una bibliografia essenziale.

Filippo Lippi: la natività
Libri Moderni

Filippo Lippi: la natività / a cura di Paolo Biscottini

Cinisello Balsamo : Silvana editoriale, 2010

Un capolavoro per Milano ; 2010

Fa parte di: Un capolavoro per Milano / [a cura del Museo diocesano di Milano]

Abstract: La “Natività con San Giorgio e San Vincenzo Ferrer” di Filippo Lippi (Firenze, 1406 - Spoleto, 1469) è l’opera scelta per la settima edizione di “Un capolavoro per Milano”, iniziativa ospitata al Museo Diocesano della città. L’opera, proveniente dal Museo Civico di Prato, è una delle più interessanti della bottega di Filippo Lippi, e fu realizzata presumibilmente attorno al 1456. La tavola rappresenta la Sacra Famiglia con San Giorgio e San Vincenzo Ferrer e, in secondo piano, figure di angeli, pastori e musici, inseriti in uno sfondo naturalistico finemente descritto. Il volume – sintetica ed esaustiva monografia dedicata al capolavoro di Lippi – accoglie saggi storico artistici e apparati biobibliografici.

Domenico Beccafumi: Annunciazione
Libri Moderni

Domenico Beccafumi: Annunciazione / a cura di Paolo Biscottini

Milano : Museo diocesano, 2003

Un capolavoro per Milano ; 2003

Fa parte di: Un capolavoro per Milano / [a cura del Museo diocesano di Milano]

Abstract: Tra le viuzze medioevali del paese di Sarteano, non lontano da Chiusi, si nasconde un vero e proprio gioiello della pittura italiana: una grande tavola di Domenico Beccafumi, il principale caposcuola del Manierismo senese. L’opera è databile, grazie ad una supplica autografa del pittore, che tentava di ottenere il saldo del pagamento della stessa, al 1546, ed era in origine destinata all’antica chiesa di Sarteano, Santa Maria della Vittoria. L’Annunciazione è una delle ultime opere di questo straordinario maestro, la cui pennellata è caratterizzata da inaspettati bagliori "sulfurei". In questa fase egli mostra una esplicita ripresa di modelli michelangioleschi, che vengono però reinterpretati a vantaggio di una stesura rapida e di effetti di luminosità quasi iridescente. L’opera si contraddistingue per la sua grande intensità espressiva, accentuata, oltre che dalle dolci pose delle figure della Vergine e dell’angelo, anche dal contrasto tra la luce crepuscolare che abbraccia l’interno della casa della Madonna e gli effetti quasi rifrangenti della simbolica ed abbagliante luce divina che illumina i volti dei due protagonisti. Di grande raffinatezza è infine il paesaggio lacustre che si apre sullo sfondo, che evoca scorci della campagna toscana. Beccafumi da una parte riprende con forza i modelli michelangioleschi da lui appresi nei suoi soggiorni romani, dall’altra introduce delle raffinatezze luministiche e delle "stravaganze" espressive. Se gli artisti manieristi fiorentini appaiono spesso attratti dal macabro e da tematiche spesso molto crude, la maniera senese si caratterizza invece per modi più dolci e raffinati. In questo senso, l’Annunciazione di Sarteano è realmente un capolavoro "sconosciuto" al grande pubblico.

Caravaggio: Cattura di Cristo
Libri Moderni

Caravaggio: Cattura di Cristo / a cura di Paolo Biscottini

Milano : Museo diocesano, 2004

Un capolavoro per Milano ; 2004

Fa parte di: Un capolavoro per Milano / [a cura del Museo diocesano di Milano]

Abstract: Nel corso del suo soggiorno romano, Caravaggio fu ospitato per un paio d’anni, a partire dal 1601, nel palazzo del cardinal Gerolamo Mattei, Protettore d’Irlanda e dell’ordine degli Osservanti Francescani. Fu uno dei due fratelli del cardinale, Ciriaco, a commissionare all’artista alcune opere: la Cena in Emmaus oggi alla National Gallery di Londra, il San Giovanni Battista dei Musei Capitolini e la Cattura di Cristo oggi alla National Gallery of Ireland. Per quest’ultima, abbiamo i documenti di pagamento, datati 2 gennaio 1603, ma non sappiamo a quando risale la commissione stessa. Sino al 1700 il dipinto in questione risulta nella collezione Mattei, sebbene gli inventari lo citino con un’attribuzione a Gherardo delle Notti. L’opera venne poi acquistata, nel 1802, da sir William Hamilton, che la portò nella sua residenza in Scozia, dove rimase sino al 1921, anno in cui gli eredi misero all’asta le opere d’arte della sua collezione. Vi furono poi diversi passaggi di proprietà, sino a che, all’inizio degli anni ’30, Marie Lea Wilson, pediatra di Dublino donò il dipinto, nel frattempo entrato in suo possesso, ai gesuiti della chiesa di Sant’Ignazio nella capitale irlandese. Solo nel 1990 Sergio Benedetti si accorse che in realtà l’opera dei gesuiti di Dublino era certamente un autografo, oltretutto di qualità straordinaria, del Caravaggio, la stessa commissionata dal Mattei e citata dalle fonti seicentesche, sino a quel momento nota alla critica solo tramite numerose copie e derivazioni.

Museo diocesano di Milano
Libri Moderni

Museo diocesano di Milano / presentazione di monsignor Luigi Crivelli ; a cura di Paolo Biscottini

Milano : Touring Club Italiano, [2005]

Abstract: Il Museo diocesano, inaugurato il 5 novembre 2001 nei chiostri del convento di Sant'Eustorgio a Milano, raccoglie i beni artistici più pregevoli della Diocesi ambrosiana. Nella sua lunghissima storia, dal primo vescovo di Sant'Ambrogio (334-397) al cardinale Dionigi Tettamanzi, succeduto nel 2002 a Carlo Maria Martini, tra gli artefici principali del museo, la Diocesi ha raccolto un ingente patrimonio di opere d'arte. Alle notizie storiche sul Museo si affiancano schede, con fotografia, sulle singole opere in esso contenute

Andrea  Mantegna
Libri Moderni

Andrea Mantegna : Sacra Famiglia con Sant'Elisabetta e San Giovannino / a cura di Paolo Biscottini ; [con testi di Mauro Lucco, Eugenia Bianchi, Luigi Crivelli]

Milano : Museo diocesano, 2006

Un capolavoro per Milano ; 2006

Fa parte di: Un capolavoro per Milano / [a cura del Museo diocesano di Milano]

Abstract: La Sacra Famiglia con Sant’Elisabetta e San Giovannino è una tempera su tela di 62,9 x 51,3 centimetri. L’opera è stata attribuita con certezza a Mantegna nel 1986-87 in occasione della sua comparsa sul mercato antiquario. E’ uno dei più significativi esempi della pittura di carattere devozionale, alla quale l’artista si dedicò negli anni della maturità, sperimentando nell’arte figurativa italiana la rappresentazione scenica a mezza figura con più personaggi. All’inizio del Novecento il dipinto faceva parte di una collezione privata di Marsiglia, probabilmente acquistato nel mercato antiquario italiano. Il 21 giugno 1986 l’opera è stata acquistata ad un’asta di Sotheby’s a Montecarlo. L’anno successivo è entrata al Kimbell Art Museum.

Antonello da Messina
Libri Moderni

Antonello da Messina : l' Annunciata / a cura di Paolo Biscottini

Milano : Silvana, 2007

Un capolavoro per Milano ; 2007

Fa parte di: Un capolavoro per Milano / [a cura del Museo diocesano di Milano]

Abstract: Capolavoro assoluto dell'arte italiana ed europea, l'Annunciata di Antonello da Messina colpisce per la straordinaria perfezione formale e per l'innovativo concetto di assolutezza spaziale, rispettivamente sintetizzati nella bellezza geometrica dell'ovale del volto e nell'impercettibile rotazione della figura nello spazio. Questa sintetica pubblicazione incentrata sull'opera accoglie un'introduzione di Paolo Biscottini, saggi storico-artistici di Giulia Davì (direttrice di Palazzo Abatellis), Alesia Devitini e Nadia Righi, una lettura della tavola proposta da monsignor Crivelli e una serie di interventi riguardanti il restauro e le analisi scientifiche effettuate sull'opera. Segue un'antologia critica e una nota biografica.