La collana "Un capolavoro per Milano", curata dal Museo, raccoglie attualmente 8 monografie relative ad altrettante esposizioni organizzate dal Museo. L'idea è di portare nel capoluogo lombardo ogni anno un'opera diversa, che rimane esposta per un periodo di due-tre mesi. Questo per permettere ai milanesi di conoscere opere famosissime ma custodite in altri luoghi, in Italia o all'estero. L'iniziativa ha avuto un grande successo, e prosegue tutt'ora.

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× Nomi Museo diocesano <Milano>
× Paese Italia
× Soggetto Esposizioni - Milano - 2003

Trovati 1 documenti.

Domenico Beccafumi: Annunciazione
Libri Moderni

Domenico Beccafumi: Annunciazione / a cura di Paolo Biscottini

Milano : Museo diocesano, 2003

Un capolavoro per Milano ; 2003

Fa parte di: Un capolavoro per Milano / [a cura del Museo diocesano di Milano]

Abstract: Tra le viuzze medioevali del paese di Sarteano, non lontano da Chiusi, si nasconde un vero e proprio gioiello della pittura italiana: una grande tavola di Domenico Beccafumi, il principale caposcuola del Manierismo senese. L’opera è databile, grazie ad una supplica autografa del pittore, che tentava di ottenere il saldo del pagamento della stessa, al 1546, ed era in origine destinata all’antica chiesa di Sarteano, Santa Maria della Vittoria. L’Annunciazione è una delle ultime opere di questo straordinario maestro, la cui pennellata è caratterizzata da inaspettati bagliori "sulfurei". In questa fase egli mostra una esplicita ripresa di modelli michelangioleschi, che vengono però reinterpretati a vantaggio di una stesura rapida e di effetti di luminosità quasi iridescente. L’opera si contraddistingue per la sua grande intensità espressiva, accentuata, oltre che dalle dolci pose delle figure della Vergine e dell’angelo, anche dal contrasto tra la luce crepuscolare che abbraccia l’interno della casa della Madonna e gli effetti quasi rifrangenti della simbolica ed abbagliante luce divina che illumina i volti dei due protagonisti. Di grande raffinatezza è infine il paesaggio lacustre che si apre sullo sfondo, che evoca scorci della campagna toscana. Beccafumi da una parte riprende con forza i modelli michelangioleschi da lui appresi nei suoi soggiorni romani, dall’altra introduce delle raffinatezze luministiche e delle "stravaganze" espressive. Se gli artisti manieristi fiorentini appaiono spesso attratti dal macabro e da tematiche spesso molto crude, la maniera senese si caratterizza invece per modi più dolci e raffinati. In questo senso, l’Annunciazione di Sarteano è realmente un capolavoro "sconosciuto" al grande pubblico.